Fondo Sociale Europeo: i bandi escono con il contagocce

Sono usciti ancora pochi bandi relativi al Fondo Sociale Europeo, e soprattutto sono ancora ingenti le somme che non sono state destinate verso la programmazione individuata dagli assi. Come M5S ho espresso più volte in consiglio regionale la nostra preoccupazione per i rischio di disimpegno automatico da parte dell’Europa dei fondi non spesi nei tempi previsti.

Il Fondo Sociale Europeo è costituito da fondi europei che vengono gestiti dalla Regione mediante l’emanazione di bandi, che realizzano la visione programmatica regionale individuata mediante il Programma Operativo POR FSE.

Il fondo ha lo scopo di sostenere l’occupazione, incrementare la formazione/istruzione e contrastare l’emarginazione e la povertà. La dotazione complessiva per il settennio 2014-2020 è pari a circa 288 milioni di euro.

Oltre il 60% delle risorse finanziarie sono destinate a misure di sostegno all’occupazione (oltre 182 milioni di euro).

fondi europei FSE attuazione dotazione marche piergiorgio fabbri

Purtroppo (gli ultimi dati di cui dispongo risalgono al 31 dicembre 2017) la maggioranza dei fondi disponibili non sono stati attivati, cioè la Regione non ha ancora deciso come impiegarli all’interno dei bandi da pubblicare. Questo denota una preoccupante mancanza di visione strategica sul settore da parte della regione Marche. I fondi per i quali non sono individuate le tipologie di bando ammontano ad oltre 220 milioni, pari 76% dei fondi disponibili.

Nel grafico che segue questa porzione di finanziamenti è individuata per ciascun asse dalla parte grigia della colonna (che risulta preponderante per tutti gli assi). La porzione marrone indica i fondi assegnati ai bandi, quella azzurra indica i fondi che possono essere pagati ai vincitori dei bandi, quindi è la quota di attività già concretizzate e realizzate, che hanno perciò avuto riflessi (speriamo) positivi sui territori; purtroppo per tutti gli assi gli importi sono ancora molto ridotti sia in termini assoluti che in termini percentuali. La porzione rossa individua i pagamenti già avvenuti e certificati.

fondi europei FSE attuazione assi marche piergiorgio fabbri

Il grafico sottostante riassume lo stato di applicazione dell’FSE. Dall’analisi di evince come sia stato pagato solo il 5,1% dei fondi totali, mentre sono in attesa di pagamento attività eseguite per una percentuale pari al 5,3%.  I fondi già individuati nei bandi che devono essere assegnati ai relativi vincitori impegnano solo il 12,7 % dei fondi.

Il ritardo con cui il fondo viene applicato dalla regione è palese.

fondi europei FSE attuazione percentuali marche piergiorgio fabbri

Fondi FSE – situazione al 31 dicembre 2017
Da attivare                     Da assegnare                 Da pagare                   Pagato
€ 221.525.652               € 36.600.232                 € 15.261.913              € 14.591.820

 

L’Europa ha introdotto un importante criterio per controllare che l’applicazione dei fondi europei sia tempestiva: la soglia di disimpegno automatico. In sostanza viene stabilita una soglia di spesa da pagare in modo certificato entro 3 anni dallo stanziamento; se la soglia non venisse raggiunta i soldi non spesi verranno sottratti alla regione ed affidati ad altre regioni più “veloci”.

Per l’FSE la Regione deve certificare una spesa di oltre 11 milioni entro il 2017, allo stato attuale ne ha pagati poco più di 14, quindi per quest’anno si è salvata e non subirà penalità. La soglia di disimpegno per il 2018 è ben superiore (circa 37 milioni), ed occorre uno sforzo notevole per superarla (che speriamo la regione riesca a fare). Qualora tale soglia non venga raggiunta i soldi non spesi ci verranno sottratti e ciò comporterebbe un chiaro danno per i cittadini marchigiani.

Soglia di disimpegno automatico n+3 per 2017 € 11.044.400
Soglia di disimpegno automatico n+3 per 2018 circa 37  milioni

Ho denunciato questi ritardi in consiglio regionale e sulla stampa, ho presentato la mozione n. 191/16  nella quale chiedevo un’analisi dei risultati ed un maggiore coordinamento nell’utilizzo dei fondi, ma la maggioranza ha visto bene di non approvarla per non aprire un “vaso di pandora” che mostrerebbe la loro incapacità programmatoria ed esecutiva.

Continuerò a seguire con interesse l’applicazione dell’FSE, poiché lo ritengo uno strumento indispensabile per il sostegno all’occupazione specialmente in una regione, come la nostra, che stenta più di altre a riorganizzarsi dopo le difficoltà economiche e sociali dell’ultimo decennio.

 

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