4° Tappa Piobbico – Fano

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MoVimentando 4° Tappa giovedì 6 settembre 2018

Piobbico – Acqualagna – Fossombrone – Fano

Le schede seguenti illustrano i sopralluoghi di interesse di questa tappa.

Fossombrone: Step Marmitte dei Giganti – Tematica: TURISMO

 

Descrizione

E’ un luogo che ha una spiccata vocazione turistico-ricreativo-sportiva; consiste in una profonda incisione sulla roccia (altezza max 30 m), scavata dal Fiume Metauro, molto stretta e con la presenza di numerose cavità di evorsione provocate dai ciottoli trasportati dalla corrente (le marmitte) che possono misurare oltre 3 m di diametro. E’ un luogo stupendo per poter esercitare il canyoning, che abbisogna per contro di preservare la qualità delle acque dirottando alcuni scarichi civili che insistono sul tratto di interesse.

Fossombrone: Step REMS – Tematica: SANITA’

Descrizione

Gli Ospedali Psichiatrici Giudiziari ora sono diventati per legge REMS, strutture protette ma non classificabili come “carceri”. La cittadinanza di Fossombrone da sempre si oppone alla realizzazione di questa struttura sanitaria nel proprio territorio, ma la regione tramite l’ASUR, con il benestare della vecchia giunta comunale a guida PD, ha visto bene di realizzarne una. Purtroppo il luogo scelto per l’edificazione è a rischio inondazione e per questo è in essere un contenzioso ed una richiesta di demolizione da parte dell’attuale giunta M5S.

Fossombrone: Step Ospedale – Tematica: SANITA’

Descrizione

L’ospedale di Fossombrone, come quello di Sassocorvaro e Cagli, è stato declassato ad Ospedale di Comunità (analogamente ad altre strutture simili ubicate nell’entroterra marchigiano), ove sarebbe possibile tenere attivi posti letto esclusivamente per “cure intermedie”, negli anni i reparti presenti sono stati smantellati, il pronto soccorso è sparito, la presenza di servizi di corredo drasticamente ridotta. La giunta regionale a guida PD, sta operando una selvaggia strage contro i servizi sanitari presenti nell’entroterra, ed ha messo in crisi anche la piena funzionalità dell’ospedale di Pergola. Purtroppo l’ubicazione della struttura “a venti minuti da tutto” non facilita la sua difesa. Il Sindaco Gabriele Bonci M5S, ni e i portavoce del movimento da sempre si stanno battendo per il mantenimento dei servizi ed hanno proposto una linea guida per la redazione del nuovo piano socio-sanitario in definizione da parte della regione che renda anche per questa struttura operativi i seguenti, erogati dal comparto pubblico, come in precedenza assicurato: punto di primo intervento H24, reparto di medicina, lungodegenza, cure intermedie, chirurgia day surgery, diagnostica, visite specialistiche, punto prelievi.

Fossombrone: Step Parco Archeologico – Tematica: TURISMO

 

Descrizione

Il parco archeologico di Forum Sempronii costituisce un punto di rilevanza storico-artistica elevata per tutta la cosiddetta “via Flaminia” che da Fano risale ed attraversa l’Appennino. Il Comune 5 stelle sta tentando di recuperarlo e valorizzarlo ed ha stretto una collaborazione con la provincia e con l’Università di Urbino per renderlo maggiormente fruibile. A livello regionale sono riuscito a far approvare una mozione che impegna la giunta a finanziare i parchi archeologici regionali anche attingendo dai fondi europei, e siamo in attesa di riscontrare gli stanziamenti all’interno del bilancio. Ogni estate l’Università di Urbino attraverso collaborazioni internazionali prosegue gli scavi dell’antica Forum Sempronii che si trova praticamente intatta a cavallo dell’attuale Flaminia sotto terreni agricoli. Questo sito ha enormi potenzialità per la completezza della pianta cittadina romana che sarebbe possibile portare a giorno. Il Comune sta inoltre elaborando un progetto di valorizzazione e fruizione delle emergenze già portate alla luce e prevede di aprire al pubblico in maniera continuativa e sistematica il luogo. (step non eseguito per mancanza di tempo)

Bellocchi: Step Pista ciclabile – Tematica: MOBILITA’ SOSTENIBILE

 

Descrizione (a cura Ass. Ferrovia Valle Metauro)

L’Associazione Ferrovia Valle Metauro ha sviluppato un progetto per la realizzazione di un percorso ciclopedonale, che non interessa la sede ferrata della tratta Fano-Fermignano-Urbino, ma la fitta rete di strade comunali e poderali a scarso traffico PARALLELE alla linea ferroviaria.

Tale progetto ha nelle sue principali finalità la valorizzazione del territorio attraverso il recupero di una rete di strade e sentieri sottoutilizzati, favorendo al contempo l’economia locale come quella dei piccole attività commerciali, produttive e agricole di inestimabile valore che oggi sono nascoste alla gran parte della popolazione (ristorazione rurale, bed & breakfast, prodotti locali).

La pista che si sviluppa idealmente in un percorso di quasi 52 chilometri necessita di pochi lavori per il collegamento e l’adeguamento dei percorsi solo 8 km devono essere realizzati ex novo o ripristinando collegamenti preesistenti di cui oggi si è persa traccia.

Faremo il sopralluogo lungo il tratto percorribile evidenziato in rosso (nella figura sopra riportata) di circa 800 metri,  che segue una strada poderale a ridottissimo traffico parallela alla ferrovia al km 5 in località Bellocchi. Il percorso dovrebbe collegarsi a monte con la viabilità esistente e a valle potrebbe costeggiare in sede protetta la strada comunale già esistente (o percorrendola senza ulteriori interventi) seguendo la viabilità ordinaria fino alla città di Fano.

Fano: Step Ospedale Santa Croce – Tematica: SANITA’

 

Descrizione (a cura della portavoce comunale Marta Ruggeri)

Ad oggi sono state portate avanti innumerevoli iniziative a difesa dell’ospedale di Fano “Santa Croce”, oggetto di un processo di smantellamento iniziato con l’adesione all’azienda ospedaliera Marche Nord ed al progetto di ospedale unico Pesaro-Fano (avallato dalla giunta comunale di centro destra), e destinato a concludersi con la realizzazione dell’ospedale unico in località Muraglia, secondo quanto previsto dalla riforma sanitaria regionale di Ceriscioli. Come esempio citiamo soltanto la promozione del comitato che ha raccolto quasi 4.000 firme di cittadini per l’indizione di un referendum comunale, poi bocciato dalla commissione dei garanti.

Ora il quadro si è ulteriormente complicato perché è stato aggiunta la realizzazione di una clinica privata convenzionata in località Chiaruccia, i cui posti letto sono stati creati riducendo sensibilmente non solo quelli dell’entroterra, ma anche quelli dell’ospedale di Fano. Quindi il gioco che è stato fatto alle spalle dei cittadini è stato questo: ridurre posti letto negli ospedali pubblici per far realizzare strutture e quindi “profitti” ai privati, guarda caso gli stessi che hanno finanziato la campagna elettorale di Ceriscioli.

Rispetto a tutto questo il Movimento 5 Stelle si è sempre detto contrario. Aderendo al cosiddetto patto di Piagge pretenderemmo decisioni trasparenti e condivise, il potenziamento dei servizi sanitari pubblici anche della nostra città, che si dicesse una volta per tutte un NO secco alla realizzazione dell’ospedale unico, che riteniamo dannosa per un territorio come il nostro, costituito di vallate a pettine che digradano verso il mare creando problemi enormi nel raggiungimento di Muraglia da parte dei cittadini di tutta la provincia.

Siamo certi che tutte le azioni da noi intraprese in questi lunghi anni di lotte hanno avuto come risultato la consapevolezza nella pubblica opinione che siamo la forza politica cittadina che si è battuta e si sta battendo con maggiore coerenza ed efficacia per salvaguardare l’ospedale di Fano e contrastare la riforma sanitaria regionale, al di là della propaganda e dei tardivi ripensamenti di esponenti locali di centro destra e centro sinistra.

Fano: Step Porto– Tematica: MALAGESTIONE

 

Descrizione (a cura del portavoce comunale Hadar Omiccioli)

Mentre a Pesaro si intercettano 2 milioni di euro per far ripartire il porto, a Fano si sono trovati a mala pena i soldi per fare un dragaggio che ha frenato momentaneamente l’emergenza dei fondali pieni di limo e sabbia. Ma non c’è nessun accordo o progetto affinché, fra pochi anni, si eviti di il riempimento dei fondali del porto.

C’è solo sulla carta un accordo di programma tra Comune, autorità portuale di Ancona e Regione che però non definisce nulla sulla futura gestione del porto di Fano. Le reali soluzioni da apportare sono su più fronti.

Fano ha bisogno di individuare un’area in mare antistante la sua costa dove riversare periodicamente i sedimenti che si accumulano nel porto, prima che si inquinino per il troppo tempo di permanenza nel porto stesso. E prima che il limo, proveniente dal Canale Albani che si riversa sempre nel porto, non renda il sedimento totale non più trasportabile nella suddetta area per le dimensioni dei granelli troppo fini rispetto alla granulometria dei fondali marini.

Fano ha bisogno, quindi, di trovare un accordo con Enel (gestore del canale Albani) affinché il limo che arriva al porto sia raccolto prima o venga del tutto eliminato.

Fano ha bisogno di rimodulare il PRG del porto affinché si individui una zona per una cassa di colmata che possa ricevere i sedimenti non più trasportabili in mare.

Fano ha bisogno di creare un consorzio con le città limitrofe affinché ci sia una periodica manutenzione dei fondali portuali (non solo in “emergenza”) magari attraverso un natante che possa annualmente scaricare a mare i sedimenti per i porti interessati dall’accordo.

Fano: Step Scogliere– Tematica: MALAGESTIONE

 

Descrizione (a cura del portavoce comunale Hadar Omiccioli)

Dopo aver realizzato alcune scogliere nella zona Sassonia, senza però completare l’opera fino al limite del porto, l’erosione, come prevedibile si è concentrata nell’unico tratto lasciato libero, per circa 300 metri di concessioni balneari, con grave danno per i bagnini interessati.

Oltretutto Minardi e Rapa hanno promesso pochi mesi fa che si era trovato un milione di euro per completare l’opera, salvo poi ritrattare dando la colpa al nuovo Governo che aveva tolto questi finanziamenti. Peccato che la realtà sia un’altra. Il milione ipotizzato per le scogliere della Sassonia deriverebbe dal Fondo Investimenti rifinanziato dalla Legge di Bilancio 2018, che prevede la possibilità di contrarre mutui con la Banca Europea degli Investimenti a carico dello Stato.

Già, peccato che il complesso iter per il riparto di queste risorse non è mai partito e non ha ancora affrontato nessuno dei numerosi passaggi necessari prima di diventare operativo: infatti, Gentiloni ha firmato la sola bozza di decreto pochi giorni prima delle ultime elezioni politiche, con evidenti fini propagandistici, e ha subito ricevuto la doccia gelata della sentenza della Corte Costituzionale che ha sancito l’illegittimità della norma istitutiva del Fondo Investimenti (portando, tra l’altro, alla rimodulazione del Fondo Periferie) per non aver previsto che la sua ripartizione avvenisse d’intesa con gli enti territoriali.

Di fatto, il fantomatico milione era solo un’ipotesi contenuta in un documento di lavoro informale che non è mai stata recepita in nessun atto ufficiale. Il lavoro per concretizzare questo stanziamento è stato dall’inizio sulle spalle dell’attuale Governo che potrà giustamente assumersene anche tutti gli eventuali meriti, dopo anni di immobilismo targato PD a livello nazionale e regionale. (step non eseguito per mancanza di tempo)

Leggi l’articolo che fa il riassunto della 4° Tappa Piobbico – Fano