Fabbri: approvata una legge regionale che potenzia il reddito di cittadinanza

Fabbri: approvata una legge regionale che potenzia il reddito di cittadinanza.

Nei 5 anni di mandato da consigliere regionale mi sono interessato con continuità dei temi sociali, a tutela delle fasce di popolazione più debole, come i disoccupati. Dopo una gestazione di circa 3 anni sono riuscito a far approvare, nell’ultima seduta del consiglio regionale del 30 luglio scorso, una proposta di legge a sostegno dell’occupazione e di lotta alla povertà, per potenziare il reddito di cittadinanza, mediante un utilizzo sinergico dei fondi europei da parte della regione (intitolata Indirizzi per la programmazione delle politiche regionali in materia di inclusione sociale, sostegno al lavoro e lotta alla povertà).

Il testo originario della legge da me proposta voleva introdurre il principio del reddito minimo garantito, in contrapposizione al REI (Reddito di Inclusione) in quel periodo introdotto dal governo Renzi. Contemporaneamente il collega Busilacchi aveva depositato una proposta di legge per favorire l’inserimento lavorativo e migliorare l’occupabilità. Sono cambiati 3 governi, ma il problema di fornire un sostegno ai disoccupati e inoccupati resta una delle priorità sociali della nostra regione, e per cercare in ogni caso di individuare uno strumento utile alla sua risoluzione, ci siamo anche recati a al Ministero dello Sviluppo economico per incontrare alcuni funzionari con i quali approfondire la questione.

Sono particolarmente soddisfatto di essere riuscito a trovare un’intesa con il collega, che ha consentito la stesura di un testo unificato.

L’art. 1 dichiara che in coerenza con i principi e i valori della Costituzione e della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea, la Regione promuove interventi integrati di sostegno al reddito e di inclusione sociale ed occupazionale finalizzati alla attivazione degli individui, alla valorizzazione delle competenze e all’occupabilità come strumento principale per promuovere l’autonomia economica e contrastare la povertà.

Mentre l’art. 2 afferma che le risorse assegnate alla regione Marche attraverso gli strumenti individuati nel quadro della programmazione europea successiva al 2020, nel rispetto dei vincoli da questa stabiliti, sono prioritariamente destinate ad azioni e misure che favoriscono l’inclusione sociale, l’inserimento e il reinserimento lavorativo e la lotta alla povertà, anche al fine di sostenere l’efficace implementazione del reddito di cittadinanza e, più in generale, di analoghi strumenti adottati a livello regionale o statale.

Con questa legge la Regione dovrà utilizzare i fondi europei per combattere il disagio sociale, incentivando le azioni che possano inserire i soggetti deboli nel mercato del lavoro, dando nuova dignità di cittadini agli stessi.

Anche dall’opposizione, le idee buone e supportate da incontrovertibili dati, vengono accettate dalla maggioranza; questa modalità di azione politica a me molto cara l’ho battezzata PROpposizione (=proposta dall’opposizione), e prova l’utilità del meccanismo democratico, correttamente inteso, di maggioranza e minoranza ove l’azione politica è volta al solo bene dei cittadini.

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