Ospedale di Cagli: incontro tra comitato cittadino, sindaco e M5S

Ospedale di Cagli: incontro tra comitato cittadino, sindaco e M5S. Ieri sera a Cagli si è tenuta una riunione organizzata dal Comitato cittadino a difesa dell’ospedale, a cui ho partecipato insieme al sindaco Alessandri. Lo scopo era di illustrare i contenuti del nuovo Piano Socio-Sanitario emanato dalla giunta Ceriscioli, e di verificare con i cittadini le proposte alternative che il Comitato, il sindaco ed il M5S stanno con forza esponendo da alcuni anni.

La discussione è stata molto partecipata e si è protratta fino a mezzanotte. Ne è emerso un quadro desolante, relativamente ai servizi realmente presenti all’interno dell’ospedale; molte sono state le testimonianze circa i disservizi in cui sono incappati i cittadini in questi mesi.

Personalmente ho illustrato i punti salienti del Piano Socio-Sanitario regionale, che a nostro avviso risulta lacunoso, e dannoso nei pochi contenuti espressi. In particolare il Piano conferma la politica di depauperamento dei servizi necessari nell’entroterra, confermando la concentrazione delle attività ospedaliere per acuti in un solo ospedale provinciale. Combatteremo questo piano con tutte le nostre forze.

Il piano afferma che: “Lo sviluppo della rete ospedaliera marchigiana prevede inoltre la costruzione di nuove strutture ospedaliere (Nuovo Ospedale Materno-Infantile-Salesi di Ancona, Ospedale Unico Marche Nord, Ospedale Unico Ancona Sud INRCA Ancona-Osimo, Nuovo Ospedale Fermo, Ospedale Unico Area Vasta 3, Ospedale Unico Area Vasta 5) che rappresenteranno, per la dotazione di risorse strumentali e professionali, nodi ancor più qualificati per l’assistenza ospedaliera nelle aree geografiche di competenza, in sostituzione dei nosocomi già presenti, che verranno riconvertiti in strutture territoriali per la garanzia della continuità assistenziale.” Questa impostazione da noi è sempre stata osteggiata.

Il piano fa riferimento anche alla strategia delle aree interne in cui il comune di Cagli è inserito, ma la programmazione scaturita è risultata inconsistente sotto gli aspetti sanitari e si nutrono perplessità circa le attività eseguite dai 4 gruppi di lavoro operanti per realizzare la strategia stessa. In definitiva è stata un’occasione mancata per concretizzare qualche deroga all’impostazione generale.

La riunione si è conclusa con la messa in evidenza delle richieste, praticamente convergenti, che i cittadini attraverso il comitato, il sindaco ed il M5S pongono alla regione per assicurare all’entroterra i servizi sanitari necessari ed indispensabili.

Richiediamo da ormai oltre due anni (vedi anche questo articolo):

  • Sanità pubblica – riduzione privato convenzionato
  • Riduzione intramoenia – extramoenia
  • Utilizzo intensivo strumentazione (riduzione liste d’attesa)
  • Migliore specializzazione personale sanitario
  • Informatizzazione e connessione reti – superamento CUP
  • Incremento personale tecnico, riduzione amministrativo
  • Potenziamento Assistenza domiciliare
  • Potenziamento offerta residenzialità/semiresidenzialità
  • Ridefinizione figura medico di base – continuità assistenziale
  • NO ospedali unici provinciali per acuti
  • Policentrismo ospedaliero: nell’Ospedale di Cagli chiediamo:
  • Medicina, lungodegenza,
  • riabilitazione, cure intermedie, hospice,
  • day surgery,
  • diagnostica, visite specialistiche, punto prelievo,
  • Punto Primo Intervento H24
  • Coordinamento servizi territoriali/distrettuali
  • Potenziamento rete trasporto emergenza-urgenza

A livello nazionale ci siamo già fatti promotori per una modifica del decreto «Balduzzi», i cui standard quantitativi mal si adattano alle aree appenniniche interne, caratterizzate da rarefazione abitativa e complessità/fragilità della rete viaria.

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