Legge sull’invecchiamento attivo: accolto emendamento M5S su corretti stili di vita

Legge sull’invecchiamento attivo: accolto emendamento M5S su corretti stili di vita. Le Marche hanno una legge sull’invecchiamento attivo. Ora questa norma deve fare parte integrante del prossimo Piano Socio-Sanitario, il cui testo base dovrebbe essere disponibile entro pochi giorni. La legge ha un’impalcatura interessante ed un articolato dettagliato (forse anche troppo), ma pone in primo piano l’importanza della prevenzione anche sulla popolazione anziana.

Ho presentato un emendamento che è stato favorevolmente inserito nel testo, e che riporto: La Regione sostiene, in particolare “le azioni volte alla diffusione di corretti stili di vita riguardanti gli aspetti dell’alimentazione, dell’attività fisica, della stimolazione psichica e dell’operatività sociale, nonché volte alla conoscenza di pratiche afferenti alle terapie integrative finalizzate al mantenimento di buone condizioni di salute, alla riduzione del consumo dei farmaci e di potenziali ricoveri ospedalieri”.

Questi aspetti sono fondamentali per migliorare la qualità della vita degli anziani, ed apre le porte alle pratiche “del benessere” cha afferiscono anche al mondo della medicina alternativa. Oltre agli aspetti sociali si hanno effetti economici con la riduzione di consumo (e quindi di acquisto) dei farmaci e la diminuzione dei ricoveri ospedalieri. Purtroppo la Regione non sta applicando la legge regionale n. 3/13 che consente il riutilizzo dei farmaci non assunti dai pazienti e che potrebbero essere ri-prescritti, legge da me modificata e potenziata ed approvata all’unanimità dal consiglio, che era addirittura stata finanziata con 125.000 euro.

I soggetti interessati all’attuazione ella normativa sono numerosi, comprendendo il mondo del volontariato e del terzo settore; gli interventi programmabili sono numerosi e di ampio spettro coinvolgendo altre normative anche in ambito sociale e sanitario; sarà costituito un tavolo tecnico propositivo e con funzioni di verifica nell’attuazione della normativa; la clausola valutativa contiene numerosi indicatori anche specifici che dovrebbero consentire una corretta analisi dell’attuazione. Purtroppo il finanziamento per il 2019 è di soli 20.000 euro, mentre ne potrebbe assorbire tranquillamente alcuni milioni, se fosse applicata diffusamente ed in modo esaustivo.

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