Galuzzi: su Cà Lucio gravi responsabilità e parole al vento

Galuzzi: su Cà Lucio gravi responsabilità e parole al vento. Il Presidente di Marche Multiservizi Galuzzi (assessore della Provincia quando approvò l’ampliamento della discarica di Cà Lucio), fa una difesa d’ufficio patetica, poiché, oltre a darci pienamente ragione, non adduce argomentazioni tecniche e fa riferimento alla situazione dei rifiuti romana, imparagonabile alla nostra, come se fossimo al bar. Galuzzi ignora che il Movimento 5 Stelle da oltre 5 anni ha illustrato a sindaci e cittadini e in Regione (oltre chiaramente a Marche Multiservizi stessa) la propria politica sui rifiuti, basata su riduzione della loro produzione, raccolta porta a porta spinta di tutte le frazioni, tariffazione puntuale, trattamento con recupero di materia, esclusione della fase di produzione di Combustibile Solido Secondario e dell’incenerimento, minimizzazione del conferimento in discarica. Galuzzi deve spiegare ai cittadini il motivo per cui Contarina spa, in Veneto, raggiunge l’85% di raccolta differenziata mentre Marche Multiservizi si posiziona poco sopra il minimo di legge, produce compost di qualità mentre Marche Multiservizi ha uno scarto del 30% nel trattamento dell’umido (come dichiarato pubblicamente nelle riunioni per illustrare l’adozione della raccolta porta a porta del solo indifferenziato) ed è molto più cara per gli utenti.

Il motivo per il quale Marche Multiservizi è arroccata su un piano industriale obsoleto e costoso per i cittadini, lo ha chiaramente espresso l’ex collega di Galuzzi, Tarcisio Porto (entrambi a quel tempo assessori in Provincia, in compagnia di Massimo Seri e Renato Claudio Minardi, con Matteo Ricci presidente), dichiarando alla stampa che l’ampliamento è stata una ”scelta politica e industriale voluta e concordata con Marche Multiservizi”, e che relativamente alla raccolta porta a porta “hanno tirato il freno sull’argomento… ritardando di fatto di almeno 5 anni l’avvio di una nuova politica industriale”, costringendo i cittadini dei numerosi comuni che non raggiungevano il 65% previsto per legge al pagamento di sovratasse.

Per questo motivo il Movimento 5 stelle, con i suoi rappresentanti a livello comunale, regionale e parlamentare, rinnova con forza la richiesta di dimissioni dei sindaci Ricci e Seri, del vice-presidente del consiglio regionale Minardi e del presidente di Marche Multiservizi Galuzzi, poiché hanno preso coscientemente e caparbiamente una decisione politica, contrapposta alle richieste dei cittadini da loro rappresentati, incuranti degli impatti ambientali ed economici che questa avrebbe provocato. Il Movimento 5 Stelle chiede che i Comuni indichino al gestore la revisione della propria fallimentare e inefficace politica industriale, strabicamente rivolta alla Romagna, promuovendo un Piano d’Ambito dei Rifiuti moderno, rivolto alla compatibilità ambientale e alla minimizzazione dei costi per gli utenti, che raccolga le proposte pentastellate depositate da tempo in sede Regionale, di ATA e comunale.

Ecco gli articoli apparsi sulla stampa.

 

 

 

 

 

 

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