Fabbri M5S: l’agricoltura sempre in primo piano nella mia azione in Regione

Fabbri M5S: l’agricoltura sempre in primo piano nella mia azione in Regione.

Il settore dell’agricoltura è stato da me particolarmente curato, durante questi 5 anni in Regione. Un’agricoltura moderna e di qualità, che prediliga modalità di coltivazione biologiche finalizzate alla produzione di prodotti tipici, ritengo che sia di fondamentale importanza per il rilancio dell’intera economia marchigiana. Grazie ad lungo lavoro di “acculturamento” e “persuasione” sono riuscito a far approvare una legge che incentivi la creazione di una filiera per la canapa industriale, che potrebbe portare all’avanguardia nazionale la nostra regione se fosse applicata con decisione, interessando i settori dell’edilizia, del tessile, della farmaceutica; sono anche riuscito a far aggiornare la legge sull’utilizzo dei terreni incolti mediante il potenziamento della “banca della Terra”. Ho proposto anche di modificare la legge sull’apicoltura, per aumentare la tutela delle api autoctone e promuovere con più decisione i prodotti derivanti dal miele, ma interessi contrapposti tra agricoltori e apicoltori non hanno consentito il raggiungimento di un equilibrio accettabile e l’iter di discussione si è fermato. Per contro sono state approvate ed applicate due mie mozioni per il contrasto alla diffusione del Calabrone Killer (Vespa Velutina) e della Cimice Marmorata Asiatica, che provocano ingenti danni agli alveari e ai frutteti, realizzando estesi monitoraggi e prevedendo risarcimenti.

E’ stata approvata anche una mozione che vuole limitare l’utilizzo di diserbanti, glyphosate compreso, nelle pratiche agricole; se fosse applicata in maniera rigorosa, ambiente e salute sarebbero tutelati con grande beneficio di tutti i marchigiani.

Infine sono riuscito a sottoporre l’approvazione del Calendario Venatorio alla commissione consiliare competente (nelle scorse legislature non era oggetto di alcuna discussione e veniva approvato direttamente con delibera di giunta), consentendo di dare risalto alle differenti posizioni di cacciatori, ambientalisti, animalisti ed agricoltori; sono anche riuscito a far introdurre nel regolamento di controllo degli ungulati, la possibilità da parte degli agricoltori di catturare i cinghiali nei loro terreni, cosa che se applicata potrebbe consentire la vera svolta per la riduzione del sovrannumero degli ungulati che arrecano gravi danni all’agricoltura e pericolo per la circolazione stradale. Infine ho seguito con attenzione l’impiego dei fondi europei del Piano di Sviluppo Rurale, denunciando la lentezza di distribuzione, l’eccesiva burocrazia, i continui aggiustamenti apportati al piano, causati da una progettazione lenta che non riesce a stare al passo con le sempre nuove esigenze degli agricoltori.

Non voglio neanche dimenticare la battaglia, vinta, che ho fatto per spingere la Regione ad opporsi al CETA, un accordo commerciale che avrebbe pesantemente penalizzato i nostri prodotti tipici.

Lo studio e l’impegno profuso per l’agricoltura mi ha consentito di essere inserito nel Team Nazione del Futuro per il settore Agricoltura (formato da parlamentari, eurodeputati, regionali ed esperti), uno strumento di cui si è dotato il MoVimento 5 Stelle per raccogliere le esigenze degli operatori e formulare gli indirizzi per il settore.

 

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