Come vengono utilizzate le graduatorie dei concorsi regionali ?

Come vengono utilizzate le graduatorie dei concorsi regionali ?

Vengono utilizzate in modo poco chiaro. Esiste la possibilità, per ricoprire posti vacanti, di “pescare” da graduatorie di vari concorsi indetti da diversi enti, qualora la posizione contrattuale sia pari o equivalente. Tuttavia si assiste da troppi anni a casi in cui le graduatorie vengono utilizzate fino al riscontro di un nome “non gradito”… a quel punto tutto si blocca e facilmente si assiste all’indizione di un concorso differente, che produrrà una nuova graduatoria da cui attingere. Viceversa spesso si attinge da graduatorie di altri enti che hanno previsto il programma d’esame con materie differenti, che prevedono competenze non “propriamente” equivalenti, per assumere personale in enti che svolgono funzioni diverse. Sembra che sia tutto possibile, e la normativa non è molto chiara al riguardo.

Per fare un esempio: nel mese di settembre la Regione Marche ha assunto nella propria dotazione organica n. 10 unità dalla graduatoria concorsuale approvata recentemente dal Comune di Senigallia in data 03 luglio 2018, quando la consolidata giurisprudenza ha stabilito il criterio opposto cioè quello di partire dalla graduatoria di data anteriore perché è anche quella destinata a scadere per prima.

Se si volesse risparmiare sui costi dei concorsi occorrerebbe indire un unico concorso per tutti gli enti dipendenti e partecipati della regione che appartengono al medesimo comparto, dopo aver individuato il fabbisogno di nuovo personale, facendo chiarezza, prima dell’esecuzione, circa le possibilità di assunzione nei differenti enti. Occorrerebbe però l’adozione di regolamenti attuativi che la Giunta regionale avrebbe dovuto emanare entro 180gg dall’approvazione della legge regionale n. 36/2014, ma ancora oggi non sono stati pubblicati.

 

Sollecitato dai sindacati dei lavoratori, ho proposto la Mozione n. 364 “ Utilizzo di graduatorie concorsuali di altri enti per le assunzioni a tempo indeterminato di personale”; dopo la prima discussione in aula ho accertato una sufficiente apertura da parte della giunta regionale, tale da consentirmi il ritiro e la presentazione di una seconda Mozione n. 399 “Utilizzo di graduatorie concorsuali di altri enti per le assunzioni a tempo indeterminato di personale e attuazione di un Piano del fabbisogno unico regionale e degli enti partecipati per il triennio 2018/2020”. Questa mozione si è concretizzata in una Risoluzione (n. 81” Risoluzione sulla mozione n. 399 “Utilizzo di graduatorie concorsuali di altri enti per le assunzioni a tempo indeterminato di personale e attuazione di un Piano del fabbisogno unico regionale e degli enti partecipanti per il triennio 2018-2020”) approvata dal consiglio che impegna la giunta a:

  1. a disporre che venga effettuata, annualmente, una ricognizione complessiva dei posti vacanti in tutti gli enti regionali indicati dall’articolo 25 della l.r. n. 37/2012, confermando comunque l’autonomia di ogni ente nella elaborazione del proprio piano del fabbisogno del personale;
  2. a disporre che la Giunta regionale bandisca i concorsi previsti nel proprio piano occupazionale, assommandovi anche le esigenze segnalate dagli altri enti strumentali, una volta espletate le procedure di mobilità obbligatorie per legge;
  3. a valutare la possibilità e l’opportunità di valorizzare le professionalità interne nelle procedure attuative dei piani di fabbisogno del personale;
  4. a valutare la possibilità e l’opportunità, per le future selezioni, di ridurre il ricorso a graduatorie esterne attivando concorsi pubblici per le assunzioni necessarie, con conseguente modifica della delibera di Giunta regionale n. 458/2018”.

 

Finalmente si otterranno concorsi e graduatorie più chiari e trasparenti.

 

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