Banca della Terra: approvata in commissione la proposta M5S per potenziarne la funzione sociale

Banca della Terra: è stata approvata in commissione regionale agricoltura la mia proposta di legge (presentata a nome del M5S) che rafforza la funzione sociale dell’utilizzo dei terreni incolti ed abbandonati, di proprietà di enti e privati che vogliano renderli disponibili.

Applicazione della legge

Ora occorre realizzare una banca dati dei terreni disponibili e redigere un regolamento attuativo che dettagli le modalità di fruizione degli stessi. L’Assam è incaricata della realizzazione della banca dati e dell’attribuzione dei terreni, mentre la Giunta Regionale deve redigere il regolamento: purtroppo da circa 3 anni non è stato fatto né l’una né l’altro e la legge giace colpevolmente non applicata e non finanziata.

La proposta di legge n. 106/17  che ho presentato, modifica l’esistente legge regionale n. 11/15 potenziandone gli aspetti sociali e privilegiando gli operatori del settore dell’agricoltura sociale.

L’applicazione della legge consentirebbe di favorire l’attuazione, in concreto, degli impegni e degli auspici condivisi all’unanimità all’Assemblea legislativa regionale nella risoluzione 22/16 .

La Carta di Fonte Avellana

Questa risoluzione, che costituisce il contributo dell’Assemblea legislativa alla integrazione della Carta di Fonte Avellana approvata nel corso del Convegno del 13 e 14 maggio 2016, contiene l’impegno di “favorire il ricorso agli strumenti, ivi compresi quelli presenti nella legislazione regionale, che consentono di utilizzare i patrimoni agricolo-forestali e i beni agro-silvo-pastorali pubblici e privati, in particolare quelli in abbandono, quale risorsa da valorizzare a fini ambientali e produttivi, dando continuità alle attività di salvaguardia del territorio e favorendo forme di associazionismo e di partenariato pubblico-privato fra gli enti locali, le imprese, in particolare quelle cooperative, e le altre forme di gestione associata dei terreni e delle risorse naturali”. Questo impegno assume un particolare significato per quanto riguarda l’opportunità di creare occupazione nelle aree interne, favorendo la residenzialità, obiettivo divenuto  assolutamente prioritario dopo il sisma dello scorso anno.

Il potenziamento dell’aspetto sociale della legge

Le modifiche proposte favoriscono l’integrazione tra le attività svolte dalle imprese agricole ed agroforestali e le politiche sociali. Infatti possono essere assegnatari dei beni della Banca della Terra:

  • le imprese agricole
  • le imprese sociali
  • gli agricoltori custodi
  • le cooperative sociali operanti in agricoltura
  • gli operatori di agricoltura sociale

Tra i criteri di selezione per l’affidamento delle terre spiccano:

  • le coltivazioni biologiche volte alla ristorazione collettiva
  • i soggetti che prevedono l’inserimento socio lavorativo di persone appartenenti alle fasce deboli.

La giunta ogni anno consegnerà una relazione relativa all’impiego dei beni inseriti nella Banca della Terra ed i risultati ottenuti in termini di occupazione.

 

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