Approvata mozione Fabbri M5S per la redazione del Programma di gestione dei sedimenti

Approvata la Mozione n. 509/19 per la redazione del programma di gestione dei sedimenti. Le spiagge marchigiane arretrano, nei fiumi sono presenti tratti con accumuli di sedimenti che aumentano il rischio di esondazione, gli invasi formati dalle dighe sono interrati e contengono la metà dell’acqua per i quali sono stati realizzati, i porti necessitano di dragaggi periodici costosissimi. Esiste un problema generalizzato di gestione dei sedimenti che investe tutto il territorio, che comporta pesanti costi per gli operatori balneari ed i cittadini, anche in seguito alle alluvioni e frane che si verificano sui versanti.

Il ridotto o addirittura assente trasporto solido fluviale, influisce sull’erosione della fascia litoranea con un deficit di sedimenti (in queste settimane si stanno discutendo i contenuti del Piano della Costa), influisce sul rischio idraulico, sulla qualità e quantità delle acque, sull’equilibrio eco-sistemico dell’asta fluviale. Inoltre nella Regione Marche le dighe sono n. 16, di cui 10 gestite da Enel, 5 gestite dal Consorzio di Bonifica e 1 dall’Azienda Speciale Servizi Municipalizzati di Tolentino, sono altresì presenti circa un centinaio di traverse di derivazione; sugli invasi di Mercatale, Tavernelle e Le Grazie sono stati già effettuati parziali sfangamenti con fondi derivanti dai piani di gestione degli invasi/sicurezza dighe, ma occorre completare l’attività iniziata; il Consorzio di Bonifica delle Marche sta affrontando uno “Studio idraulico-ambientale per la caratterizzazione dei bacini idrografici – Studio pilota Bacino Fiume Potenza”, che potrebbe essere esteso a tutti i bacini idrografici; la Regione Marche ha iniziato, finalmente, la compilazione di un catasto delle Opere Trasversali, che va completato al più presto.

Ritengo che sia necessario ed urgente predisporre una programmazione complessiva di gestione dei sedimenti (bacini artificiali, aste fluviali, foci/estuari, spiagge), e di gestione idraulica degli invasi nella Regione Marche, al fine di massimizzare le funzioni di laminazione delle piene, stoccaggio delle acque, assicurazione del deflusso minimo vitale; inevitabilmente il “Programma di Gestione dei Sedimenti” dovrà essere integrato con gli altri strumenti di pianificazione/programmazione esistenti. Sarebbe opportuno infine utilizzare le risorse derivanti dai canoni di demanio idrico e Enti Gestori (Enel) per affrontare studi e progetti pilota che affrontino il tema della gestione dei sedimenti.

La competenza della redazione è a carico del Distretto Appennino Centrale, ma la Regione ha il compito di formulare proposte; la mozione, approvata all’unanimità dal consiglio regionale, chiede che Regione e Distretto redigano con urgenza il Programma di Gestione dei Sedimenti, per risolvere i problemi di squilibrio di cui soffrono i bacini idrografici, e limitare i danni alle imprese e ai cittadini.

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